fbpx

Lega Macerata avamposto della liberazione dal PD: Giorgetti taglia il nastro della nuova sede

La politica non è quella del potere e delle poltrone ma quella fatta con e per la gente. A questo servirà la nuova sede provinciale di Macerata: lavorare con umiltà e giorno dopo giorno a costruire un progetto di governo che vuole il meglio per tutti e non solo mantenere il potere di alcuni”.

L’applauso sale fragoroso quando Giancarlo Giorgetti, intorno alle 11.30 di oggi interviene dopo aver tagliato il nastro della nuova sede della Lega a Macerata, uno spazio in posizione strategica con due luminose vetrine che danno sulla trafficata via Roma e da cui si affacciano i tanti che lo spazio interno non riesce a contenere.

Con il vicesegretario della Lega ci sono il coordinatore per le Marche Senatore Arrigoni, i parlamentari Patassini, Paolini e Latini, i consiglieri regionali Zaffiri e Zura Puntaroni e tanti tra amministratori, militanti e sostenitori del Carroccio.

La gente ha capito che non vogliamo tenerci le poltrone, ma continuare a dare risposte come abbiamo fatto finché siamo stati al governo– chiosa Giorgetti – Chi crede nella Lega lo fa con in mano i dati di fatto e la consapevolezza che non ci interessa tradire il mandato dei nostri elettori per garantirci la pagnotta”.

Gli fa da sponda il senatore Arrigoni citando numeri che danno il senso del crescente peso Lega nel maceratese e nelle Marche: raddoppio delle tessere, overbooking delle iscrizioni all’Accademia Federale marchigiana, la scuola per amministratori e militanti, 28 bus effettivi sui 10 previsti in partenza domattinaper la grande manifestazione di Roma.

Il nuovo punto di riferimento politico e logistico provinciale targato Lega certifica l’eccezionale spinta del territorio verso l’impegno per il cambiamento riconoscimento del gran lavoro svolto quotidianamente da tanti nostri amministratori e militanti” aggiunge Arrigoni che coglie l’occasione per presentare il nuovo coordinatore per la provincia Simone Merlini. 

 Questa sede è l’avamposto della battaglia per la liberazione delle Marche– commenta l’onorevole maceratese Tullio Patassini che, con il collega Giuliano Pazzaglini ed il consigliere regionale Zura Puntaroni hanno contribuito in prima persona perché il territorio di riferimento avesse una sede operativa – Macerata è l’emblema del fallimento PD in termini di sanità, sicurezza, sviluppo, amministrazione civica e, come se non bastasse, pure il simbolo di come l’interesse di qualcuno venga prima di quello della collettività”.

Al brindisi finale la mission dei prossimi mesi viene ribadita dal del vicesegretario Giorgetti: “Non potranno negarci le urne per sempre e quelle per le comunali e le regionali sono dietro l’angolo. Lavoriamo tutti insieme perché questa sede della Lega sia la casa dei cittadini e non del palazzo,dell’impegno per quella rivoluzione del buonsenso che guarda non al più mediatico, ma al più serio, concreto ed affidabile progetto di governo che risponda, prima che ad ogni altra cosa, a progetti di vita, speranza e crescita del territorio e dei suoi giovani

Partecipa alla discussione