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PATASSINI (Lega): “INTERVENIRE SU AUMENTO MATERIE PRIME, A RISCHIO RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO!”

Il deputato della Lega Tullio Patassini firmatario della risoluzione della Lega sull’aumento dei prezzi delle materie prime connesse all’attività di costruzione presentata nelle Commissioni Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e Attività Produttive. 

Ambiente, Patassini (Lega): intervenire su aumento materie prime, a rischio ricostruzione post terremoto.
Roma, 20 maggio- “Abbiamo presentato una risoluzione per arginare l’aumento dei prezzi delle materie prime, problema che rischia di bloccare gli interventi del Recovery, nella quale chiediamo al governo di interessarsi all’emergenza, anche attraverso un confronto con la nostra Commissione per valutare interventi congiunti e iniziative urgenti per introdurre meccanismi di compensazione per le imprese colpite. Proponiamo anche di valutare la possibilità di istituire nello stato di previsione del Ministero delle Infrastrutture, un fondo ad hoc per l’adeguamento dei prezzi, indirizzato a compensare i maggiori costi delle stazioni appaltanti”.
Lo annuncia in una nota il deputato della Lega Tullio Patassini firmatario della risoluzione della Lega sull’aumento dei prezzi delle materie prime connesse all’attività di costruzione presentata nelle Commissioni Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e Attività Produttive.
“L’aumento dal 15 al 70% di alcuni materiali, apparecchiature e materie prime legate all’edilizia rischia di essere una pesante zavorra per un settore importante: comune a molti Paesi europei, è strategico per il rilancio della nostra economia e per la ricostruzione post terremoto nel centro Italia. Il fenomeno è legato a una serie di fattori congiunturali internazionali di natura del tutto eccezionale, largamente connessi con l’emergenza pandemica, che ha portato a una cronica scarsità dell’offerta dovuta alle ripetute chiusure industriali e commerciali. A margini di profitto estremamente ridotti si sommano i mancati incassi del 2020 innescando una vera e propria bomba ad orologeria per l’intero settore delle costruzioni, per le opere pubbliche e per tutta la filiera. Molte le imprese impegnate nella ricostruzione nonostante gli ordini di lavori già approvati con decreto, sono costrette allo stallo perché i fornitori non consegnano i materiali, in attesa di nuovi listini con aumenti dei prezzi di oltre il 30 per cento, in particolare per il ferro e il calcestruzzo. Bisogna scongiurare che le Marche e il centro Italia terremotato subiscano anche questa ricaduta congiunturale che si aggiunge ad una pesantissima crisi di sistema”, conclude Patassini.

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