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PATASSINI, L’ECCEZIONE CHE CONFERMA LE REGOLE

“La voce del territorio è arrivata forte e chiara: serviva una rivoluzione del buonsenso e il voto ha scelto la rivoluzione del buonsenso”.

Lascia per una volta da parte le forme di circostanza Tullio Patassini, maceratese di Treia, candidato della Lega eletto alla Camera per il Centro Destra nell’uninominale Macerata-Osimo. Visibilmente stanco dopo la lunga nottata dello scrutinio, Patassini è l’unico deputato marchigiano ad imporsi in un collegio uninominale. Un’elezione priva di sbavature, siglata con un consenso di enormi proporzioni: + 21.777 sull’agguerrito competitor PD ex rettore Corradini ed un +8.423 sulla candidata M5S Tisi.

“Non è il tempo degli indugi e dei formalismi ed il voto dimostra che si è indugiato abbastanza” continua Patassini, che, invitato a togliersi le scarpe per far uscire eventuali sassolini, risponde con un sorriso dopo una significativa pausa. “Questo è il momento da dedicare per qualche ora alla festa perché si intravede, finalmente, l’uscita dal tunnel della politica lontana dalla gente e dai suoi reali bisogni”.

Nel suo entusiasmo contagioso, Patassini, ha occhi e orecchie solo per la sua gente. “Abbiamo una grande responsabilità, ce l’ha affidata un territorio che ha dimostrato di volere un governo serio che consenta alle comunità di ricostituirsi attraverso il lavoro e non di cercare misure assistenziali. E noi questo faremo: dare alle nostre comunità concretezza amministrativa e regole certe del vivere civile che sono l’essenza della nostra rivoluzione del buonsenso. Perché è qui che devono crescere e disegnare il proprio futuro i nostri ragazzi, le nostre imprese, la gente marchigiana che vuole e sa rimboccarsi le maniche e dare il suo contributo al Paese”.

 

 

 

 

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