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PATASSINI “Made in Italy da tutelare, la dieta mediterranea è salubre perché varia ed equilibrata”

L’intervento dell’On. Patassini in merito alla discussione delle mozioni Molinari, D’Uva ed altri n. 1-00083 e Gadda ed altri n. 1-00087 concernenti iniziative volte alla tutela dei prodotti agroalimentari italiani propri della dieta mediterranea, con particolare riferimento ad una proposta di risoluzione in discussione presso l’Assemblea generale dell’ONU in materia di nutrizione e salute.

Resoconto stenografico

TULLIO PATASSINI (LEGA). Presidente, onorevoli colleghi, siamo qui ancora una volta a dover confrontarci con il mondo perché un’organizzazione internazionale, sotto un concetto astratto di bene comune, si dimentica del bene concreto. Questa volta sono le Nazioni Unite, che partendo da un presupposto assolutamente giusto, la lotta al diabete, alle malattie cardiovascolari, arrivano ad una conclusione completamente sbagliata: l’olio d’oliva fa male, i grassi fanno male; dando degli assiomi che nello svolgimento concreto sono assolutamente sbagliati. E questo a chi giova? Perché un organismo internazionale è così tanto prodigo nel dare giudizi alimentari? Perché è evidente che mettere un bollino su un alimento, e questo bollino va sulle tavole e sui supermercati di tutto il mondo, è un esempio evidente di disinformazione.

Noi abbiamo un “Made in Italy” da tutelare; ma non solo noi: qualunque Paese ha un “Made in” da tutelare, che parte dalle radici, parte dalla terra, parte dai prodotti tradizionali. Perché l’alternativa cos’è? È avere delle etichette perfette, magari predisposte dalle multinazionali del cibo, dai planetari che ci insegnano che quel determinato prodotto ha una serie di caratteristiche organolettiche che non fanno male alla salute? L’Italia è uno dei Paesi più longevi del mondo, è uno dei Paesi in cui la vita media è più lunga: allora perché tutto questo? Questa cosa giova al consumatore? Perché parlare di chimica – perché questa è la conseguenza estrema a cui arriveremo – significa che sulle nostre tavole non avremo più pasta, carne, latte: avremo pillole, pillole di vario colore, come gli astronauti. Questo vogliamo per il nostro futuro, per i nostri cittadini?

L’Italia… E torniamo al mercato italiano, ma questa è una battaglia che sta portando avanti l’Italia, ma che è a giovamento di tutti i consumatori del mondo . Perché è evidente che l’Italia è il Paese al più alto livello di biodiversità. Vorrei solo portare qualche dato: abbiamo 504 varietà di vini, contro le 278 francesi; abbiamo 533 varietà di olive, contro le 70 spagnole; abbiamo 130 razze diverse. Ma non solo (e questi sono dati ufficiali): abbiamo 56 mila specie animali diverse e 78 mila specie vegetali. Addirittura per flora autoctona noi siamo il primo Paese in Europa, con 8.200 specie, da uno studio certificato dalle maggiori università europee con a capofila l’università di Camerino. E noi vorremmo rinunciare a tutto questo?

Noi siamo qui perché ancora una volta interessi planetari mettono in discussione il bene comune dei singoli cittadini: perché è importante non l’uso di un bene, ma l’abuso, e ci vorrebbero invece far dire che beni e prodotti sono buoni o cattivi in astratto. Una dieta, la dieta mediterranea (e ringrazio gli altri colleghi, in particolare i colleghi Castaldi e Viviani, che hanno evidenziato questi aspetti) è una dieta salubre per la sua diversità, perché è varia ed equilibrata. Io ringrazio quindi ancora tutti i colleghi per questa battaglia comune contro l’astrattezza alimentare, per un bene concreto che è la salute dei cittadini, non solo italiani ma europei e mondiali .

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